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Marcia francescana: senso di libertà!

Senso di libertà, se dovessi descrivere a parole ciò che per me è la Marcia Francescana, utilizzerei proprio questa espressione: Senso di libertà! Si parte da una libertà fisica, per giungere ad una libertà spirituale! Una libertà fisica, che fa parte della natura ancestrale dell’uomo: dormire a terra, camminare a piedi per strade immerse nella natura, ritornare “primitivi” e “nudi” di tante comodità che appesantiscono oggi il nostro cammino. Ed ecco che durante l’esperienza della Marcia ho riscoperto la natura, generalmente molto distante da noi, e difficile da trovare nelle nostre caotiche città; questo contatto viscerale con la natura mi ha aiutato a riscoprire la bellezza, ad apprezzare l’opera di Dio nel creato ed al tempo stesso riscoprirmi parte stessa del creato, creatura!

Durante il cammino, ho riscoperto l’altro: vero, nessuno mi ha mai obbligato a condividere il cammino con qualcuno che neanche conoscevo, ma ben presto ho capito che potevo restare in una palestra e fare lo stesso tipo di esercizio fisico. Perché il vero esercizio è interiore: fare un passo oltre se stessi; oltre le proprie paure e insicurezze, oltre il giudizio altrui, oltre le difficoltà, oltre quelli che noi pensiamo siano i nostri limiti insuperabili. Ancora una volta partendo dal guardarmi attorno, fuori da me stesso, ho dovuto esplorarmi dentro, interrogandomi su cosa mi bloccasse, di cosa avessi paura, fino ad aprirmi verso l’altro, e scoprire che ciascuno di noi ha le proprie fragilità, condividerle non le indebolisce ma anzi le rinsalda.

Affrontate e condivise queste paure, si è invasi dal senso di libertà.  A questo punto, l’esperienza della Marcia però sta volgendo al termine, i giorni di cammino sono quasi terminati… e mancano pochi chilometri verso la vera Libertà, quella con la “L”, quella che Dio ci dona! Infatti il nostro Dio, è un genitore premuroso, che ci vuole bene ma ci permette di scegliere sempre la nostra strada, anche se a volte questa porta lontano da Lui, ci porta a ripugnarlo o a farci del male. Ma ridurre la libertà che Dio ci dona, alla sola scelta è marginale, perché con l’entrata in Porziuncola, con il Perdono chiesto più Ottocento anni fa da San Francesco, Dio ci perdona dai nostri peccati, dalle nostre colpe, dai nostri errori e dalle nostre cadute! Ci rende Liberi per davvero! In quel pezzetto di terreno Santo, Dio mi ha abbracciato come il Padre Misericordioso abbraccia il suo figlio minore nella Parabola del Figliol Prodigo.

Ci si riscopre Figli di Dio nel senso di Libertà che ci attraversa a partire dall’esteriorità del nostro corpo fino all’interiorità della nostra Anima: ripensando al cammino, ripenso a un Dio che mi ha accompagnato allietando il cammino mostrandomi paesaggi mozzafiato (sua opera!), riparandomi dal sole nelle ore più calde con una distesa di bianche nuvole e con una fresca brezza. Dio è in quel compagno che ti incoraggia durante il cammino, o in quel compagno senza peli sulla lingua che ti mette a nudo per ciò che sei, quel compagno che ti fa male perché tocca il punto dove sei ferito e che devi iniziare a curare, per guarire.

Analizzando il cammino ho scoperto questo tratto materno di Dio, che ci conosce più di chiunque altro, tanto prendersi cura del nostro corpo, delle nostro bisogno di relazione fino a toccarci Lui stesso nel nostro profondo! Fa luce nel nostro buio, e se ne fa carico rendendoci Liberi! Al temine della Marcia, ritornando a casa gli impegni, lo stress, le preoccupazioni sono rimasti, ma è cambiato l’approccio!  Perché in dieci giorni ho imparato a guardarmi dentro, a conoscermi, ad accettare il mio limite, ad essere sereno con me stesso nonostante molto spesso continuo a cadere. Perché ho scoperto che ho un Papà che è sempre accanto a me, sempre pronto a farsi carico delle mie difficoltà nel momento del bisogno, a rialzarmi quando cado! Ho scoperto di non essere solo perché Lui si manifesta nelle cose più semplici come un bicchiere d’acqua, e nelle cose più vicine a me come gli amici e le persone che ci vogliono bene a cui a volte diamo poco peso, ma che dicendoci nel bene o nel male la verità ci aiutano a conoscersi e crescere. Quando nonostante le problematiche che la routine quotidiana ci presenta, si vive senza preoccupazioni perché c’è Qualcuno che pensa sempre a Noi, allora ci si sente veramente Liberi!

Vincenzo Dibenedetto