Carissimi amici, in questo nuovo anno il tema della pastorale vocazionale segue un percorso che aiuta alla riscoperta dell’ “ascolto”. Oggi, più che mai, è necessario sapersi ascoltare e saper ascoltare la Parola che genera vita e crea sempre qualcosa di nuovo nel nostro cammino di fede. Abbiamo bisogno di coltivare un cuore docile, che si lascia ammaestrare e condurre, ma talvolta i nostri sentimenti più profondi, limpidi e creativi, rischiano di essere intrappolati in cuori incapaci di parlare il linguaggio della semplicità. In questo ci può orientare il sogno di Salomone (1Re 3,1-9) appena succeduto al padre Davide. Egli è molto giovane e nulla fa pensare alla sua futura fama e gloria. Ad un certo punto il Signore gli dice in sogno: “Chiedimi ciò che io devo concederti”.
Prima di rispondere ad una simile offerta, vale la pena rifletterci su. Ma di fronte a questa magnifica offerta, Salomone chiede semplicemente: “Dammi un cuore che ascolta”. Don Tonino Bello scriveva: “Solo quando noi avremo taciuto, Dio potrà parlare. Comunicherà a noi solo sulle sabbie del deserto. Nel silenzio maturano le grandi cose della vita: la conversione, l’amore, il sacrificio. Coltivare il cuore nel discernimento ci chiede di imparare l’arte dell’ascolto. Esso va vissuto con pazienza, delicatezza e rispetto”. Non è semplice impare quest’arte di saper e di sapersi ascoltare, ma con quella pazienza giusta il tempo riuscirà a donare vita al nostro cammino. Per questo motivo a ciascuno auguriamo di mettersi in Ascolto di Colui che dona vita alla nostra fede. Buon cammino IN ASCOLTO DI LUI!