Gesù ci dà un consiglio per ascoltare la voce del Signore: «Cercate e troverete» (Lc 11,9). Già, ma dove cercare? Non sul telefonino, lì le chiamate del Signore non arrivano. Non in televisione, dove il Signore non possiede alcun canale. Neanche nella musica assordante e nello sballo che intontisce: lì la linea col cielo è interrotta. Il Signore non va neppure cercato davanti allo specchio, dove stando soli rischiate di rimanere delusi di quello che siete. Quell’amarezza che voi sentite, a volte, che porta la tristezza: “Ma io chi sono?, che faccio?, non so cosa fare…”, e ti porta alla tristezza. No. In cammino, sempre in cammino. Non cercatelo nella vostra stanzetta, chiusi in voi stessi a ripensare al passato o a vagare col pensiero in un futuro ignoto. No, Dio parla ora nella relazione. Nel cammino e nella relazione con gli altri. Fate gruppo, fatevi degli amici, fate delle camminate, fate degli incontri, fate Chiesa così, camminando. Il Vangelo è scuola di vita, il Vangelo sempre ci porta al cammino. Credo che questo sia il modo di prepararsi per ascoltare il Signore.