In ascolto della parola

Domenica 14 Luglio

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 6,7-13)
Prese a mandarli.

In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.
E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro». Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.

Commento

Il Vangelo di questa domenica ci invita a riflettere sulla natura della missione cristiana, prendendo spunto dall’invito che Gesù rivolge agli apostoli: «Non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche».

Questo passo del Vangelo, non solo ci richiama alla semplicità e alla povertà evangelica, ma ci offre una visione di come Gesù desidera siano i suoi missionari. Nei primi tempi i cristiani erano chiamati “quelli della via”, indicando una comunità in movimento, una comunità itinerante che seguiva e annunciava con entusiasmo il Regno di Dio. La metafora del cammino è particolarmente incisiva: suggerisce dinamismo, apertura e una continua ricerca. Quando si cammina, specialmente per lunghi tragitti, l’essenzialità diventa fondamentale. Troppo bagaglio rende il viaggio difficile, se non impossibile. Questo principio è applicabile anche alla vita spirituale e alla missione apostolica: più il carico è leggero, più si è liberi di seguire la chiamata di Dio. Gesù, chiedendo ai suoi apostoli di viaggiare con pochissimi beni materiali, non solo sottolinea l’importanza della povertà e della sobrietà, ma evidenzia anche la fiducia nel Padre che provvede al necessario. Il bastone, i sandali e una sola tunica rappresentano il minimo indispensabile per il viaggio, simboli di una vita basata sulla fiducia e sulla dipendenza da Dio e dagli altri. 

La dipendenza dagli altri non è vista come una debolezza, ma come una componente essenziale della missione. Gli apostoli sono chiamati a ricevere ospitalità, a instaurare relazioni di reciprocità. L’annuncio del Vangelo richiede una comunità accogliente e solidale. Questo principio è centrale anche per noi oggi: la nostra missione di diffondere la lieta notizia si compie non solo nel dare, ma anche nel ricevere, nell’accogliere l’aiuto e l’ospitalità.

Il Vangelo di questa domenica, ci invita a rivedere la nostra vita e il nostro modo di essere missionari. Ci invita a liberarci del superfluo, a confidare nella provvidenza di Dio, e a vivere la reciprocità dell’amore cristiano. La nostra missione non è solo annunciare la salvezza a parole, ma è anche accogliere, ascoltare, condividere. In un mondo spesso chiuso in se stesso, siamo chiamati ad essere testimoni di una comunità che vive l’amore di Cristo in modo concreto e tangibile. 

Accogliamo l’invito del Vangelo odierno a non rinchiuderci nelle nostre sicurezze, ma a portare a tutti l’annuncio della salvezza. La nostra missione, leggera di bagagli materiali ma ricca di fede e di speranza, possa essere un segno visibile dell’amore di Dio per ogni persona. 

Commento a cura di Fra Marco Valletta OFM